Lio e la sua Club Girl

Lio, giovane cantautore torinese con Club Girl presenta il nuovo progetto che ha coccolato a lungo, dopo un allontanamento voluto e cercato dalle scene, per ritrovare una nuova consapevolezza ed una rinnovata maturità artistica.

Oggi, Alberto Lionetti è solo Lio, nome in cui condensa le coordinate del nuovo percorso e della sua essenza. Un passato che non rinnega, ma che rappresenta un capitolo chiuso, un bagaglio esperienziale di cui fare tesoro per esplorare nuovi sentieri con un “abito” del tutto nuovo. Lio ha cominciato a comporre e produrre la propria musica a sedici anni, dimostrando non solo doti da musicista e cantante, ma anche da performer, con una predisposizione naturale al ballo: cresciuto e consapevole, sceglie la propria direzione.
Oggi si racconta per noi dichiarando il suo amore spassionato per l’universo femminile.

Club Girl, il tuo nuovo singolo, dove ci porta?

Ci porta, spero quanti più possibile, nel magico mondo dei club dove le ragazze sono le regine incontestabili della notte. La Club Girl è quella ragazza che sa bene come attirare su di sé l’attenzione, mostrandosi libera e sicura della propria bellezza, a lei dedico la mia canzone.

 

Che rapporto hai con il mondo femminile?

Per il lavoro che faccio, mi trovo spesso circondato da queste ragazze che descrivo nel brano e mi piace l’idea di dedicare loro, un brano ritmato e da ballare. È un fotogramma, un fermo immagine di un capitolo, di una stagione spensierata e libera. Il mondo femminile mi affascina, nelle donne c’è tanto da scoprire, un mondo fantastico!

 

Parlaci un po' di te e di come hai scelto di vivere per e con la musica…

A vent’anni ho scelto di andare a vivere da solo, una decisione che mi ha fatto sentire vivo e mi ha regalato molta autostima. Una fatica fatta tutta con le mie forze, facendo anche più di un lavoro portando pizze, sushi e suonando nei locali. Ho fatto anche l’aiuto panettiere per sopravvivere! Ma avevo ben chiaro dove volevo arrivare e non ho mai avuto dubbi a riguardo. Ad un certo unto, anche grazie a The Voice, le serate sono diventate di più e con un cachet più alto, questo mi ha permesso di fare il salto di qualità e dedicarmi completamente alla musica e al mio mestiere. Dicendo questo, non voglio dire che sia sempre stato facile e non lo è neanche ora e all’inizio, per vivere da solo ho fatto rinunce e tirato un po' la cinghia. Ma oggi sono molto contento della mia casetta dove vivo con il mio cane …

 

Scrivi ed interpreti le tue canzoni, ma non solo. È così?

Vero: faccio anche produzioni da marzo 2020, quando per necessità ho allargato il mio giro e prodotto cose anche per altri oltre che per me. Ho uno studio in casa, dove faccio registrazioni e mi dedico alla mia musica e quella altrui. Un’occupazione che mi appassiona moltissimo e mi permette di esprimermi a trecento sessanta gradi.

Alberto è soddisfatto di Lio?

Assolutamente. Anche perché sono la stessa persona, in fondo. Lio è nato solo per non essere associato esclusivamente a Io Canto o The Voice, che mi hanno sicuramento aperto la strada, ma che non voglio mi leghino a quell’esperienza, perché oggi ho voglia di volare verso il futuro. Lio rappresenta una maturazione che ripesca nel mio passato un soprannome che avevo a scuola, un’abbreviazione del mio cognome, quindi sempre “io”.

 

Qual è il tuo sogno Lio?

Il sogno più grande è il Forum di Assago, ma più che un sogno, preferisco pensare che sia un obiettivo. Per la vita, voglio essere sereno, felice di quello che sto vivendo. So cosa voglio fare nella vita, la musica. Questa è una certezza per me. Insieme a ciò, ho anche delle passioni, stimolate dalla mia curiosità e voglia di fare. Per esempio, mi sono scoperto con un buon intuito da imprenditore ed ho fatto una società di eventi. Per questa ragione sono sempre in giro, ma soddisfatto di quello che faccio, nonostante, com’è ovvio ci siano tanti ostacoli e difficoltà, che credo facciano parte del gioco della vita che ci mette sempre alla prova.

 

Sei legato sentimentalmente?

Single, ma fidanzato con tutte. Scherzi a parte, lavoro in un ambiente che non mi mette nella condizione di legarmi al momento. Non credo di essere pronto, non ho la testa e sono concentrato con tutto me stesso, a realizzare i miei progetti. O dipende dal fatto che non ho ancora incontrato la persona giusta? Potrebbe essere!

 

Ti piacerebbe fare un featuring e con chi?

Sì, mi piacerebbe anche per mettermi alla prova e a confronto con la musica di qualcun altro. Non saprei dire con chi, ma piuttosto con qualcuno che davvero mi stimolasse dal punto di vista creativo.

 

Sanremo è nei tuoi sogni?

Sanremo Giovani è sicuramente un obiettivo, sopra ogni altra cosa.