Care amiche ed amici di Donneingamba.com oggi Sindrome, una giovane e talentuosa artista, si racconta e ci presenta Ciao, il suo nuovo singolo.
Sara Paniccià, in arte SindroMe. Ci racconti il perché?
Partendo dal presupposto che Sara è un nome molto comune ho voluto semplicemente scegliere un nome che mi rappresentasse con sincerità. Sono laureata in psicologia e sto ancora studiando per specializzarmi e SindroMe significa letteralmente, confluenza di sintomi. Il Me sottolinea come in me ci siano questi due opposti la musica che è farsi ascoltare e la psicologia, che è ascolto degli altri. Io sono esattamente così, in equilibrio tra questi due modi di essere: entrambi mi rappresentano profondamente. La musica mi ha aiutata a tirare fuori ciò che non riuscivo con le parole. Mi ha fatta crescere, mi ha aiutata a trovare la mia strada per comunicare con gli altri. Sara e SindroMe ormai sono una cosa sola, quindi significa che mi calza a pennello che è giusto. La psicologia e la musica sono in equilibrio. Più cose faccio, meglio sto. Il mio disordine ordinato ha sempre un senso.
Ciao, un saluto per riagganciare un incontro fatto per caso la sera prima.
Quante volte è successo di incontrare qualcuno con cui scatta qualcosa…una persona che ci colpisce, che smuove qualcosa dentro di noi. Ciao, è un saluto, molto semplice, ma in questo caso è la dimostrazione di avere il coraggio di aprire una conversazione, di non lasciar perdere. Rappresenta la voglia di sperimentare, il coraggio di farlo.
Quante volte ti è capitato di sentirti attratta da una persona incontrata casualmente ed avere voglia di conoscerla meglio?
Tante volte come a molti di noi. Spesso non ho avuto il coraggio di mandare quel messaggio, frenata dal dubbio di essere stata la sola a “sentire” qualcosa. Col tempo si capisce che talvolta, è importante invece buttarsi, anche con il rischio di sentirsi dire un no, o rimanere delusa. Peggio sarebbe avere il rammarico di aver perso l’occasione di approfondire una conoscenza che avrebbe potuto essere un bell’incontro senza perdersi in paranoie inutili.
Con Ciao interpreti una canzone non scritta da te. Quanto sei riuscita a farla diventare tua? Prima di Meraviglioso Disordine e In tempo da Te, mi era già stato proposto, ma non mi sentivo pronta per interpretarlo. Questo forse è il più lontano dalla mia comfort zone ed è stata una vera sfida che sono felice di avere vinto. Mi è piaciuto molto mettermi alla prova e indossarlo perché alla fine, mi ha fatta sentire bene.
Com’è stato fidarti ed affidarti a degli autori per una tua canzone?
È stata sicuramente una prova, come ho detto, ma credo fortemente che nella musica lo scambio, il confronto, siano fondamentali e possano amplificarne la forza creativa. Nonostante sia una cantautrice, non ho nessuna remora a collaborare con altri o addirittura ad affidarmi.
Non ci sono schemi, barriere ma solo la possibilità di fare insieme musica, lasciando che ognuno ci metta del suo. Mi piacerebbe provare ancora a collaborare con qualcuno, credo che ognuno di noi abbia cose da aggiungere, perché credo fortemente nella creatività di tutti e che la nostra, si possa esaltare misurandoci con quella altrui.
Come nasce il sodalizio artistico tra te e Michele Pecora?
Ho cominciato a cantare in giro per passione e sicuramente l’incontro con Michele Pecora ha segnato la svolta. Ci siamo incontrati ad un Premio Ravera, anni fa e devo dire grazie a lui se ho avuto la consapevolezza che non era solo una mia fissa, ma che forse avevo qualcosa da dire con la musica per davvero! Certamente hanno contribuito anche i tanti concorsi ai quali ho partecipato e con cui mi mettevo continuamente alla prova, ma l’amicizia e la condivisione del mio percorso artistico con un grande musicista e cantautore come Michele, che è anche l’arrangiatore dei miei pezzi, ha rafforzato e sostenuto le mie scelte.
Dopo Ciao stai già preparando altre uscite?
Certamente, ho tanti progetti e continuo a scrivere e lavorare con Michele Pecora e il mio team. Al momento stiamo lavorando ai live, che spero siano numerosi perché non c’è niente di meglio che poter condividere col pubblico la propria musica ed io non vedo l’ora!
Come vedi il tuo futuro?
Lo vedo misto ancora di tutto questo, spero che sia la musica a vincere. La musica mi ha cambiata in meglio, mi ha fatto
superare tante insicurezze, mi ha fatto aprire molto. È stata la mia terapia, grazie alla musica ho imparato a ridimensionare le problematiche, guardando le cose da un altro punto di
vista.
Grazie per esserti raccontata su Donneingamba.com
Grazie a voi per avermi dato la possibilità di farlo e spero che le donne possano davvero sentirsi libere di vivere le proprie relazioni, senza diventarne schiave o succubi. Vorrei non fosse un augurio, ma l’impegno a renderlo possibile. Ciao!