Oggi vi presentiamo Dalia Buccianti, una giovane cantautrice toscana
CHI E’ DALIA BUCCIANTI
Dalia Buccianti è una giovane cantautrice toscana (classe 1996).
LA MUSICA HA FATTO PARTE DELLA TUA VITA FIN DA PICCOLA E IL TAVOLO ERA IL TUO PALCOSCENICO?
Avevo 3-4 anni circa quando mi regalarono un walkman per ascoltare le cassette. Al suo interno c’erano le canzoni di Nek, provavo un senso di protezione quando le ascoltavo, da lì ho capito che la musica mi avrebbe sempre regalato un sorriso, quindi cominciai a cantare arrampicandomi su ogni tavolo disponibile e un pennarello, magicamente, diventava il mio microfono.
GIA’ DALLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE SCRIVEVI. COSA TI PIACEVA SCRIVERE?
Ho sempre avuto una predisposizione per la scrittura, infatti a scuola la mia materia preferita era italiano. Quando arrivava il giorno del tema, ero sempre contenta, non mi pesava affatto scrivere e dire la mia ogni volta, anzi era un’occasione per dare voce ai miei pensieri.
A CHE ETA’ HAI SCRITTO LA TUA PRIMA CANZONE E QUAL ERA?
La mia prima canzone l’ho scritta all’età di 15 anni. Mi ricordo che chiamai mia mamma e le chiesi di venire ad ascoltarmi, mi rifugiai sotto le lenzuola dalla vergogna.
A 15 ANNI PRENDI MAGGIOR CONSAPEVOLEZZA DELLA PASSIONE CHE AVEVI PER LA MUSICA E LA SCRITTURA
Iniziai a prendere lezioni di chitarra e canto propedeutico già dalle elementari, poi alle medie continuai con la chitarra elettrica per poi finire con lo studio di quella acustica. Quando poi scrissi la mia prima canzone a 15 anni, decisi che per farlo in maniera più professionale dovevo prendere vere e proprie lezioni di canto moderno, così cominciai. Studio anche attualmente, non si smette mai di imparare!
NEL 2017 TI ISCRIVI AD UN BLOG DOVE SI PUO’ ESSERE MESSI IN CONTATTO CON VARI ARTISTI E CONOSCI UNA PERSONA IMPORTANTE CON CUI COLLABORI TUTT’ORA
Nel 2017, decisi di iscrivermi a questo blog musicale, che permetteva agli artisti di pubblicare degli annunci a seconda delle loro esigenze. Mi imbattei nell’annuncio di Luca Pierpaoli (chitarrista e arrangiatore), che cercava un autore/autrice per le sue composizioni. Mi candidai mandandogli un mio brano inedito; da lì cominciò tutto e nacque il progetto “BuonaMusika”. Inizialmente avevamo in mente di proporre le nostre demo per farle cantare a interpreti, quindi in sostanza diventare autori di canzoni inedite. Io ero in un periodo particolare della mia vita dove avevo un po’ abbandonato i miei sogni per via di una forte depressione, poi anche grazie a Luca e al nostro progetto, mi sono ricordata di chi volevo diventare da piccola e allora abbiamo cominciato a lavorare sul mio progetto discografico. Non si può scappare da quello che siamo e se la musica chiama bisogna rispondere!
TRA I VARI INCONTRI SBAGLIATI FINALMENTE INCONTRI LA TUA ETICHETTA DISCOGRAFICA
Siamo partiti con il progetto “BuonaMusika” in due contro ogni avversità. Non è stato facile allargare la famiglia. I primi 2 inediti li abbiamo pubblicati senza etichetta discografica, “Mille parole” e “Tu”, che uscirono sulle piattaforme digitali, con i loro rispettivi videoclip su YouTube. Poi durante il primo lockdown del 2020, uscì “Una forma d’arte”, solo su Instagram TV. D’estate girammo il videoclip di “Plastica”, che venne pubblicato a Settembre 2020. Dopo varie peripezie e contatti sbagliati, ci venne segnalato un annuncio di Alberto Boi dell’etichetta discografica Advice Music, che cercava brani inediti da proporre per le selezioni di Sanremo Giovani. Mandammo il materiale, con all’interno una canzone papabile da proporre: “Una volta la pioggia”. La canzone, come avrete intuito, non è riuscita a passare le selezioni, ma ha fatto il giro in tantissime radio in tutta Italia, su tantissimi siti web e giornali, grazie all’ottimo lavoro svolto dall’Altoparlante ufficio Stampa e ha sancito una svolta importante nel nostro progetto musicale: il contratto discografico con Advice Music.
QUALI SONO I TUOI CANTANTI DI RIFERIMENTO?
Ho sempre ascoltato fin da piccola le canzoni dei cantautori italiani per eccellenza: Claudio Baglioni, Francesco De Gregori, Gino Paoli, i Pooh. I miei preferiti, per età anagrafica e periodo storico, erano, e sono anche oggi, Tiziano Ferro e Nek. Nell’adolescenza ho scoperto tanti altri cantautori: Luigi Tenco, Sergio Endrigo, Fabrizio De André, Franco Battiato e tantissimi altri, ma solo uno su tutti ha cambiato qualcosa in me: Ivano Fossati, lui è il mio idolo! Attualmente un artista che adoro particolarmente è Ermal Meta.
ABBIAMO ASCOLTATO “UNA VOLTA LA PIOGGIA”, MOLTO BELLA! COM’E’ NATA?
Innanzitutto grazie! “Una volta la pioggia” è nata nell’autunno del 2019, in vari momenti diversi, che avevano in comune una sola cosa: Pioveva sempre! Questi momenti erano caratterizzati da delle forti prese di coscienza, dove analizzavo attentamente la mia vita da fuori, e la conclusione era sempre quella di un enorme senso di GRATITUDINE, nonostante le nuvole, nonostante la pioggia!
COSA RAPPRESENTA PER TE LA PIOGGIA? LA USI COME METAFORA?
La pioggia mi è sempre piaciuta, forse perché l’ho sempre vista, appunto, come una grande metafora, che se presa sotto la giusta ottica poteva farti riflettere su cose importanti della vita. Il dolore esiste, fa parte del gioco, ma anche se piove e tutto il mondo vuole continuare a farti credere che esista solo quello stato d’animo, esisterà sempre qualcuno pronto a farti spazio sotto al suo ombrello in mezzo al temporale. Dobbiamo essere felici proprio di questo, avere intorno degli affetti non è mai scontato, anche se a volte ce ne dimentichiamo e ne perdiamo il valore!
“E’ PROPRIO VERO CHE NON CI VA MAI BENE NIENTE” COSI’ DICI NELLA CANZONE. COSA NON CI VA BENE?
“Non ci va mai bene niente” perché l’essere umano è pessimista di natura. Anche solo quando accendiamo la TV e ascoltiamo il telegiornale, ci sono nella maggior parte dei casi cattive notizie e tragedie. Siamo abituati ad ascoltare solo la parte brutta delle cose e la felicità ci sembra strana e provvisoria. Insomma, il dolore, è brutto dirlo, ma fa tendenza!
COSA TI RENDE FELICE? COME BISOGNA AFFRONTARE I PICCOLI PROBLEMI DELLA VITA?
Mi rendono felice molte cose: La musica, i miei genitori, i miei amici, il mio caffè letterario, la buona cucina, un bicchiere di vino bevuto con la persona giusta. Sembrano poche cose, ma in realtà per me sono tutto!
I problemi della vita, penso che si debbano affrontare vivendoli e basta! Ci sono cose che capitano senza che tu lo voglia, purtroppo, e la vera sfida è rimanere a galla nonostante tutto. Si può fare e si deve fare. Bisogna ricordarsi che esistono anche i momenti di felicità e che alla fine viviamo grazie a quelli.
SEI CAMBIATA MUSICALMENTE RISPETTO AGLI INIZI?
La mia evoluzione musicale è sempre andata di pari passo con l’impegno che mettevo nello studio. Mi spiego: Prima ero una persona pigra, pensavo che bastasse solo il talento per riuscire a fare quel che volevo. Anche alle elementari e medie i professori dicevano sempre che potevo fare di più, ma che avevo la testa fra le nuvole. Sono cambiata musicalmente grazie allo studio, ho allargato i miei orizzonti sia nella scrittura che nella composizione. Oggi sono più matura, sono passati 10 anni da quella prima canzone.
PROGETTI FUTURI?
E’ arrivato il 2021, spero che sia l’anno della rinascita per il mondo degli artisti, visto che la pandemia ha portato via con sé i concerti e la maggior parte delle iniziative nel mondo dello spettacolo e della musica. Ma bando alle ciance! Uscirà il mio EP, del quale ancora non posso svelare il titolo, e ne conseguiranno (mi auguro) alcuni concerti live, per presentarlo. Per la fine dell’estate forse ci sarà una sorpresa e poi… chi vivrà vedrà!
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Grazie a DONNEINGAMBA.COM per la meravigliosa intervista, ricordate: BuonaMusika!
Paola Giannessi