Rosario Farò, una vita nella musica

Photo credit Luca Tricarico
Photo credit Luca Tricarico

A volte ci domandiamo da dove arrivano le nostre passioni... quella dell’artista Rosario Farò sicuramente dalla sua famiglia. Essere circondato dalla musica sin da piccolo è stata una grande fortuna, ma questa passione non è l’unica per Rosario. Vi raccontiamo tutto in questa intervista.

 

Com’eri da piccolo?
Sono sempre stato un bambino – e poi un ragazzo – con una forte passione per la musica, che ho ereditato dalla mia famiglia. Tutto il giorno mettevo le cassette di mio papà e ci cantavo sopra, mi piaceva molto Gigi d’Alessio, che ai tempi non era molto compreso. Alle scuole medie, grazie a dei corsi che feci, iniziò anche la mia passione per il teatro, dove lavoro ancora oggi. Importante per me fu l’incontro con Germana Erba, che mi diede una borsa di studio per poter studiare recitazione al Teatro Nuovo. 

Che corsi hai fatto?
Ho fatto per tre anni la scuola di Giuseppe Erba, poi il corso di perfezionamento con Franca Dorato,  i corsi di coro con Paolo Zaltron, il corso professionale jazz musical e il corso professionale attori (tra i professori, Gabriele Bolletta, Gianni Mancini, Michele Carfora, Daniel McVicar, Girolamo Angione, Roberto Andrioli…). Germana avrebbe voluto che io facessi il liceo lì, ma io stavo iniziando la terza superiore e ho preferito portare a termine il mio percorso di studi.

Mi hai detto che la tua famiglia ti ha trasmesso la passione per la musica. 
Mia mamma cantava e aveva una band, si esibivano ai matrimoni, scriveva le canzoni per mio papà che cantava in napoletano, lui ha fatto due album. Mio zio dalla parte di mio papà cantava, mio nonno qui a Torino organizzava i concerti per i cantanti napoletani e anche mio zio da parte di mia mamma cantava, sono sempre stato circondato dalla musica.

Cosa ti piace della musica?
La musica è un’arte che mi permette di esprimermi, di raccontare ciò che penso, mi fa sentire libero. 

Negli anni sei salito su innumerevoli palchi. Mi racconti la tua prima volta?
La prima volta importante è stata grazie a Germana Erba a Vignale in Danza. Lì, dopo l’esibizione a sorpresa, mi diede la borsa di studio: ero molto emozionato. Germana l’ho conosciuta durante il casting del programma Passerelle che andava in onda su Prima Antenna ed era condotto da Wlady. Già dal casting mi disse: «Io ti voglio a teatro». È stata di parola, ha fatto di tutto e mi ha portato a teatro, così ho scoperto questo mondo per me molto prezioso.

Che rapporto avevi con Germana?
Era la mia madrina artistica, uno degli ultimi suoi messaggi che ho salvato – lei era già malata – è: «Vorrei vivere ancora un po’ per vedere ancora un po’ del tuo percorso».

Quando c’è stato il cambiamento e sei riuscito a vincere la tua timidezza?
Quando è mancato mio nonno nel 2014. Lui è sempre stato con me, quando io cantavo mi portava ovunque, era sempre la mia spalla, è sempre stato lì per proteggermi. Quando se ne è andato, mi sono detto che era ora di tirarmi su le maniche e andare avanti da solo.

 

Quando scrivi la tua prima canzone?
La scrivo nel 2008, avevo 14 anni, si chiama Come se non fossi stata mia, è un brano in napoletano. Con il passare del tempo ho iniziato a sperimentare, con il rap in italiano, la musica latina e con altre contaminazioni. Ora avevo la necessità di tornare a fare qualcosa in napoletano. 

 La tua ultima canzone si chiama Fare l’amore. Me ne parli?
È un vero brano napoletano, a partire dalla tematica. Parla di un tradimento avvenuto in una stanza di hotel e il videoclip è stato volutamente girato in un’unica location perché la canzone nasce e finisce in quella stanza. Abbiamo voluto realizzare un video semplice perché volevamo che l’attenzione rimanesse sulla canzone.
Nel parlare del tradimento trattiamo la tematica dell’amore, per amore si soffre, chi tradisce tradisce per amore perché casomai dall’altra parte manca proprio l’amore. La canzone è nata con Davide Arezzi, con lui ho già collaborato in passato e tra noi è nata una forte amicizia. Sapevo che lui era la persona giusta per scrivere questa canzone e che avrebbe concretizzato le mie idee. L’arrangiatore, Domenico Puglisi, mi chiese se avessimo voluto mettere dei musicisti val vivo all’interno della canzone e così abbiamo inserito Davide Frezza, che è il batterista di Gigi D’Alessio, e Daniele Pirozzi alla chitarra elettrica. Il videoclip lo ha realizzato il mio socio e nel video c’è la mia fidanzata Valeria Lariccia. Sono molto soddisfatto del mio team.

Che cos’è The Palma Music?
È un’etichetta discografica che ho fondato a fine del 2019 con Abraham De Palma, siamo due soci. Lui aveva una casa di produzione cinematografica e mi ha proposto di aprire con lui l’etichetta, io ero un po’ titubante perché mi rendevo conto che non era una cosa facile. Piano piano siamo riusciti a lavorare anche con realtà importanti, ad esempio per la Fondazione Faro, progetto scritto da Oscar degli Statuto, abbiamo distribuito un album di un rapper torinese all’interno del quale c’era Jack la Furia, ma anche altre personalità interessanti.

 

Come etichetta, di cosa vi occupate?
Ci occupiamo di distribuzione dei brani musicali sui vari digital store. Abbiamo anche altri servizi come la produzione di canzoni, della scrittura, del videoclip, della promozione e tutto di quello che ci gira intorno. 

Ti abbiamo visto nel ruolo di cupido con le serenate. 
È iniziato tutto grazie a una wedding planner che mi ha contattato perché cercava un cantante per fare una serenata. La prima l’abbiamo fatta al nono piano di un palazzo, era una sorpresa sia per la sposa, sia per lo sposo, organizzata dagli amici. Abbiamo suonato alla porta dello sposo, che è stato al gioco, con lui siamo andati a suonare alla sposa, che era dai vicini, e abbiamo fatto la serenata. Il bello è che le serenate sono apprezzate indipendentemente dalle origini della famiglia, tutte quelle che ho fatto le ho fatte per persone originarie del nord Italia. Per adesso ne ho fatte una decina, mi piace vedere l’emozione negli occhi della sposa e dei parenti.

Sicuramente questa non sarà l’ultima novità che vedrà protagonista Rosario Farò, che prosegue la sua vita tra la musica e il teatro. 

Paola Giannessi