Massimo Cagnina, l'amato Ciro nella fiction "Il Paradiso delle Signore" si racconta su Donneingamba

Ph. P. Bruni
Ph. P. Bruni

Essere sensibili è fondamentale per trasmettere sentimenti puri e Massimo Cagnina, che interpreta il personaggio di Ciro ne Il Paradiso delle Signore, lo è sin da piccolo.

Nato ad Agrigento e cresciuto a Trapani, nonostante i vari trasferimenti del padre in giro per l’Italia, il suo cuore è sempre stato a San Vito Lo Capo, luogo dove ha passato tutte le sue estati e dove attualmente abita quando non gira sul set de Il Paradiso delle Signore, che lo ha reso ancora più popolare e amato dal grande pubblico.

Foto fornita da Massimo Cagnina
Foto fornita da Massimo Cagnina

Si diploma al Teatro Stabile di Genova, dove ha avuto il piacere di lavorare con grandi registi per tanti anni, ma la sua carriera con il tempo si sposta sempre più verso il cinema e la televisione, lasciando momentaneamente da parte il teatro a causa dei tanti impegni. Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere con Massimo per conoscerlo meglio, ecco cosa ci ha raccontato.

 

La tua carriera si alternata tra teatro, cinema e televisione. Qual è il film o lo spettacolo che più ti è rimasto nel cuore?

Uno spettacolo che mi è rimasto particolarmente nel cuore è Svet – La luce splende nelle tenebre di Tolstoj per la regia di Marco Sciaccaluga, un altro bellissimo spettacolo a cui sono particolarmente legato, nel quale ho avuto il mio primo ruolo da co-protagonista, è I Ragazzi Irresistibili.

Ti do una bella notizia: a fine agosto uscirà al cinema, e in anteprima il 19 luglio al festival di Giffoni, Tutta Colpa del Rock accanto a Lillo, Elio di Elio e le Storie Tese e tanti altri bravi attori; ti dico solo che siamo dei detenuti. Terminata la visione al cinema, andrà su Netflix.

Foto fornita da Massimo Cagnina
Foto fornita da Massimo Cagnina

Come sei entrato nella famiglia de Il Paradiso delle Signore?

In quel periodo ero in Sicilia e ho fatto un provino con un self tape in cui ho interpretato due scene, di cui una era della prima stagione, il momento in cui Ciro confessa a Concetta che non sapeva come affrontare la vita a Milano. Poi sono stato chiamato a rifare le stesse scene davanti a Daniele Carnacina, a cui devo il fatto di avermi voluto per questo progetto. La cosa bella è che al provino c'era anche Chiara Russo, l'attrice che faceva Maria, abbiamo fatto una scena improvvisata e ci siamo trovati subito benissimo. Lì capii che, anche se non avevo avuto ancora la risposta ufficiale, c'erano buone probabilità di essere preso. Quando Daniele mi chiamò ero in macchina, gli avevo parlato tempo prima dei miei gatti, ne ho una quindicina, e mi disse: “Come sei messo con i gatti? Perché mi sa che devi venire a Roma” e lì capii che era andata bene.

Foto fornite da Massimo Cagnina

Parlami un po' di Ciro, questo uomo burbero, ma dal cuore tenero, che ha difficoltà ad accettare i cambiamenti.

Ciro proviene da una Sicilia degli anni '60, che era molto diversa dalla Milano degli anni '60, viene da una realtà contadina, perde le sue terre perché fa delle operazioni finanziarie sbagliate e arriva a Milano in uno stato di frustrazione fortissima. Obbliga così la sua famiglia a trasferirsi a Milano, con le paure di un uomo del Sud che viveva in una realtà completamente diversa. Ancora oggi che è la mia terza stagione, lui fa i conti con il fatto di trovare un compromesso tra i suoi valori e la necessità di adattarsi a una Milano frenetica e in continuo cambiamento.

Foto fornita dall'ufficio stampa de Il Paradiso delle Signore
Foto fornita dall'ufficio stampa de Il Paradiso delle Signore

Per Ciro la famiglia è un valore molto importante. Quanto lo è per Massimo?

Per me è un valore molto importante, io provengo da una famiglia molto unita, i miei genitori tuttora che sono ottantenni si amano alla follia. Il mio modello è quello di una famiglia unita, coesa. Ho un fratello più grande che vive a Firenze. Io al momento sono single, non ho né moglie né fidanzata, ma mi sono fatto una famiglia felina molto numerosa.

Foto fornita da Massimo Cagnina
Foto fornita da Massimo Cagnina

Che aria si respira girando sul set de Il Paradiso delle Signore?

È un set particolarmente empatico dove si sta bene, non è una cosa scontata. Si respira un'aria difamiglia e di questo dobbiamo dare atto ai produttori, a Pecorelli, a Carnacina, che negli anni hanno creato intorno a questo progetto un'umanità molto preziosa, sono tutte persone meravigliose che collaborano con tutti i reparti.

 

Ci racconti un aneddoto carino che è successo sul set?

Aneddoti ce ne sono tanti, quelli più carini sono i piccoli incidenti. Come sai, al bar io sono alle prese con la macchina del caffè; in realtà essendo una macchina antica non funziona, quindi noi dobbiamo far sembrare che la usiamo veramente, mettendoci in modo che non si veda che in realtà il caffè non esce. Il trucco è prendere da sopra la tazzina già piena e poi noi ricostruiamo l'azione in modo così perfetto che il pubblico non si accorge che in realtà il caffè non lo facciamo.

A volte, mi scordo che la tazzina è piena e me la rovescio addosso. Adesso ho un altro trucco: la tengo sotto il bancone, così vedo che è piena e non la rovescio più.

Ph. P. Bruni
Ph. P. Bruni

Che rapporto hai con i fan?

Bellissimo, ho una pagina Facebook e una Instagram che sono molto seguite, dove interagisco direttamente con i fan, a volte mi chiedono: “Ma sei veramente tu?”, sì sono io. Le mie pagine le seguo io, rispondo io e cerco sempre di dare un segnale a tutti, almeno il fatto di aver ricevuto e letto i tanti messaggi, che sono affettuosissimi.

 

Da pochi mesi è mancato Pietro Genuardi: un ricordo di Pietro.

Il ricordo che ho di Pietro è la sua grande umanità, allegria, bravura e capacità di rendere molto piacevoli le ore in cui si girava, con momenti di grande convivialità, perché con lui avevamo molte scene al bar o in magazzino. Era veramente una persona divertente.

 

Con questa ultima domanda si conclude la nostra intervista a Massimo. Vi ricordiamo che a fine agosto potrete vederlo al cinema con Tutta Colpa del Rock e poi naturalmente in tv nella prossima stagione de Il Paradiso delle Signore. Grazie Massimo per questa bella intervista.

 

Paola Giannessi