Wo - Man Ray- Le seduzioni della fotografia

A cinque minuti a piedi da via Po e piazza Vittorio, si arriva al “Camera-Centro Italiano per la Fotografia", un delizioso cantuccio torinese che ogni volta offre prestigiose esposizioni che lasciano il segno. Stavolta, dal 16 ottobre 2019 al 20 gennaio 2020, tocca alla mostra “Wo-Man Ray-Le seduzioni della fotografia”.

 

Il titolo gioca sulla potenza del linguaggio della fotografia, in quanto oggetto e soggetto di seduzione, in connessione con la raffinata bellezza del corpo femminile. In questo caso le pareti del Camera si rivestono di rosa con le fotografie di alcune modelle parigine degli anni Venti e Trenta del Novecento, quali la Abbott, la Maar e la Miller, catturate dall'obiettivo dell'artista americano Man Ray- assieme a qualche autoritratto e ritratto di qualche illustre personaggio a lui contemporaneo. Sono in tutto 200 le opere di carattere Surrealista e Dadaista, contraddistinte da tecniche sperimentali diverse, tra cui rayogrammi, solarizzazioni, collage e stampe giocose, come quelle fotostatiche o alla gelatina d'argento, che lasciano inerme  l'occhio dello spettatore. -“Ma ecco Man Ray, Ecco l’uomo con la testa a lanterna magica”- così si può sintetizzare il genio di Man Ray, riprendendo una citazione del 1936 dell'amico e intellettuale André Breton.

                                     

                                                                                               Carola Nicola