Il diritto di contare

Il diritto di contare ottiene tre candidature agli Oscar e due ai Golden Globe,
lanciando un messaggio antirazzista e femminista, raccontando la vita della scienziata
afroamericana Katherine Johnson che collaborò con la Nasa per diverse imprese
spaziali degli anni Sessanta, fino alla missione Apollo 11.

Il diritto di contare
all’interno della società nordamericana è quello che pretendevano i cittadini di colore,
sostenuti da proteste di piazza e da un politico coraggioso come Martin Luther King.
Il film si basa su un ottimo romanzo (Hidden Figures: The Story of the African-
American Women Who Helpen Wind the Space Race di Margot Lee Shetterly) ed è
sceneggiato dal regista come una biografia per immagini, partendo dai successi
scolastici della protagonista, fino ad arrivare al lavoro per la Nasa. Sono tre le
scienziate di colore che si affermano all’interno del programma spaziale, facendo
valere le loro capacità intellettuali e organizzative, ognuna nel loro campo. Tipico
film americano, molto spettacolare, intriso di valori patriottici e simbolici, critico nei
confronti degli atteggiamenti razzisti e discriminatori. Ottima l’interpretazione della
protagonista Taraji P. Henson, ma non sono da meno Octavia Spencer e Janele
Monae (le amiche); Kevin Costner, direttore del centro spaziale con la mente libera
da pregiudizi, si ricorda nella scena simbolica dei bagni resi uguali per tutti a colpi di
piccone. Colonna sonora straordinaria per uno dei migliori film circolato in Italia nel
2017, caratterizzato per grande confezione scenografica, fotografia intensa e
montaggio senza punti deboli. Molto interessante il mix di immagini d’epoca e di
finzione scenica, con un’ambientazione Nasa superlativa, tra spaccati realistici e parti
ricostruite in studio. La storia tratteggia la rivalità spaziale tra Stati Uniti e Unione
Sovietica, in tempi di guerra fredda, rivediamo il primo uomo nello spazio (Gagarin),
i fallimenti nordamericani, il ritardo nella corsa alla conquista della Luna, fino al
piccolo passo per un uomo ma grande balzo per l’umanità che segna la storia del
ventesimo secolo. Un film consigliato, soprattutto per i più giovani, che
apprenderanno cose che i loro padri hanno vissuto in presa diretta. Utile. in questi
tempi tristemente segnati da una recrudescenza razzista.

Regia: Theodore Melfi, Soggetto: Margot Lee Shetterly. Sceneggiatura: Theodore Melfi, Allison
Schroeder. Genere: Biografico., Drammatico. Durata: 127’. Interpreti: Taraji P. Henson, Octavia
Spencer, Janelle Monae, Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons, Glen Powell, Mahershala Ali,
Aldis Hodge, Donna Biscoe, Maria Howell, Ariana Neal, Saniyya Sidney, Zani Jones,Mbayise,
Kimberly Quinn, Olek Krupa. Titolo originale: Hidden Figures.

                                                                                        Gordiano Lupi
                                                                                            www.infol.it/lupi