Dimmi che pasta mangi e ti dirò chi sei: Gli Spaghetti N.5

Prosegue la nostra rubrica "Dimmi che pasta mangi e ti dirò chi sei". In base a che tipo di pasta mangiamo si può capire molto del nostro carattere e della nostra personalità. Patrizio Avella in questo post ci parla di come sono le persone che mangiano gli SPAGHETTI N. 5.

Fra tutti i tipi di pasta abbiamo il maccheroncino, tagliarello, cappelluccio, lingua di passero e paternostrino, spaghetto e vermicello …” La parola spaghetti nasce nel 1824 per indicare una forma di pasta più grossa rispetto ai fini capellini d’angelo o vermicelli, prima detti sopracapellini. L’origine del nome spaghetti è assai recente nella storia della pasta antica e viene definito così per la somiglianza con un piccolo spago. Ma prima dell’unificazione del paese, Garibaldi permise l’unità della pasta, perché fu proprio lui a portare gli spaghetti dalla Sicilia al Nord Italia, alla corte di Vittorio Emanuele II. Dal modo in cui si mangiano gli spaghetti, osserva Prezzolini, si intuisce subito sei hai familiarità con la portata e con il paese di cui è espressione. “Ci sono molti modi, infatti, di risolvere il problema d’un piatto di spaghetti, quello di aggredirli a forchettate, quello di giocherellarci colla punta della forchetta, quello di iniziarli dalla parte destra, o dalla sinistra, oppure dalla cima, quello di lasciarli raffreddare (una colpa gravissima agli occhi di un buongustaio). E son sicuro che un giorno o l’altro i dottori della psicoanalisi non si contenteranno di interrogare il paziente disteso su un sofà, ma vorranno vederlo a tavola colla forchetta in mano”. Allora buongustai e Principi azzurri delle fiabe, niente crisi psicologica. Preparate due spaghetti di mezzanotte alla vostra Cenerentola del cuore per sedurla prima dei dodici rintocchi.

 

Chi ama mangiare come pasta gli spaghetti numero 5 è una persona maliziosa: ama ritrovarsi a casa sua con tanti amici in una cena conviviale, farsi “due spaghetti” e due chiacchiere con loro. Però si annoia se la conversazione diventa monotona; allora mette un po’ di pepe o peperoncino negli spaghetti e un po’ di polemica nella discussione a tavola. Subito le anime latine si accendono e lei, che ha messo il fuoco, si mette in disparte per assistere come spettatore alla scena. Infine, magnanima, userà la sua diplomazia per calmare tutti, così che la cena termini in pace prima che amici o familiari escano da casa sua. Ma appena usciti, lei si chiederà quale prossima polemica potrà immaginare per loro durante la prossima cena di spaghetti! Ma quale tra mille sughi per gli spaghetti di mezzanotte sceglierà il Principe azzurro-buongustaio per la sua bella Cenerentola e quale numero, sarà detto in altre consulenze …

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