Questione di Stile: capitolo 6

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Prosegue il nostro fotoromanzo "Questione di Stile". Una cena importante a casa di Ludovica. Cosa avrà organizzato per conquistare il bel Pier?

Scritto da Marinella Ferrero

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I miei genitori sono venuti a sapere che sono stata io a pubblicare le foto di Martina e del professore di filosofia e adesso devono farmi la predica, ma tanto so già come andranno le cose. Sono seduta sul divano da almeno un’ora mentre loro si distraggono dal primo minuto parlando di problemi inutili.

 

 

Mi annoio. Mi annoio spesso. Mentre loro discutono sul mio futuro, sulla scuola, sulla preside che avrebbe dovuto difendermi dopo tutti i soldi che loro danno all’istituto, su quello che penseranno i genitori di Martina, su quanto non sia stato conveniente per Martina baciare un professore, io me ne sto seduta qui ad arrotolarmi i capelli con un dito e ad annoiarmi.

 

 

In fondo me la sono presa con Martina solo per movimentare la giornata e perché mi annoio parecchio anche a scuola. Noia, noia, noia. Mi spiace solo aver ceduto davanti a quella sciocca di Giulia. Ma anche di lei non me ne importa nulla e qualsiasi cosa succeda crederanno sempre a me. Mi fa solo rabbia pensare che abbia rubato il mio vestito blu. Secondo me è stata lei. Non mi sorprende visto che si veste davvero come una manovale.

 

 

Per migliorare il suo outfit mi ci vorrebbero mesi.

 

I miei genitori continuano a parlare come se io non ci fossi. Ho già guardato Facebook, postato un mio selfie su Instagram e twittato un articolo di moda. Ora potrei scrivere un whatsapp sul gruppo che ho con Sandra, Franci e Ramona.

 

 

Dobbiamo trovare un modo per smascherare il furto del mio abito.

Ludovica: ciao girls, dobbiamo trovare il modo di capire chi ha rubato il mio vestito blu

Sandra: ciao Ludo, ma quale vestito?

 

 

Ramona: ma come quale vestito? Quello blu che è sparito durante le prove, mentre tutti si interessavano alla storia di Martina

 

 

Franci: quale storia di Martina? Ma poi Martina della quinta D?

 

 

Ramona: si va bè, una non sa chi è Martina e l’altra di che vestito stiamo parlando. Allora Martina è quella che suona il piano che ride sempre della quarta B. Il vestito blu è quello con gli strass…credo…Ludo ma quale dei tuoi dieci vestiti blu?

Ludovica: siamo alle solite. Ma in che mondo vivete? Il vestito blu che era appeso nei camerini ieri. Ragazze dovete essere più reattive! Comunque non preoccupatevi so chi è stato e non ho nessuna intenzione di fargliela passare liscia, anzi, deve fare una figuraccia davanti a tutta la scuola quella insignificante ladra.

Franci: ma la storia di Martina qual era già?

Ludo: Sandra rispondile tu prima che io perda la pazienza

Sandra: ma non hai visto le foto di Martina e del professore di filosofia su Facebook?

 

 

Franci: si ma pensavo vi riferiste a qualcosa di nuovo. La notizia del giorno è che Francesco e Dario si tenevano per mano nell’ora di educazione fisica.

Ludovica: sai che notizia, stanno insieme dalla prima liceo

Franci: si ma il professore li ha ripresi e qualcuno per difenderli ha scritto sul muro degli spogliatoi “ama chi vuoi”. Così loro due sono finiti in presidenza e probabilmente verranno sospesi. Ma in tal caso la scuola sarà in rivolta e il consiglio studentesco organizzerà una manifestazione contro le indiscriminazioni.

Ludovica: ti sembra una notizia importante rispetto al mio vestito blu sparito? E poi mica penserai di difendere i diritti di quei due ragazzetti insignificanti

Franci: era così per dire

Ramona: certo che non parteciperemo alla manifestazione

Sandra: ma quindi Ludovica chi è stato a rubare il tuo vestito?

Ludovica: brava Sandra, hai fatto la domanda giusta! È stata sicuramente Giulia

 

 

Ramona: sei proprio sicura che sia stata lei?

Ludovica: certo, lei è entrata più volte nei camerini del teatro

Ramona: devi ammettere però che c’era parecchia confusione

Sandra: in effetti…ora che ci penso…

Ludovica: perché pensi anche?!

Ramona: ahahahahah

Sandra: che sceme che siete! Volevo dire che io ho visto qualcuno uscire dai camerini, che aveva tutta l’aria di voler nascondere qualcosa. Pierferdinando

Ramona: ma chi? Quel figo di Pier?! E cosa se ne farebbe del vestito di Ludovica?!

Ludovica: non credo che sia stato lui ma l’ho visto parlare con Giulia. Dobbiamo capire cosa è successo ieri

Franci: riunione serale?

Ludovica: si è necessaria ma non posso ancora uscire. Al massimo ci colleghiamo su Skype più tardi

Ramona: ok, vado anch’io, a dopo

Franci: a plus tard

Sandra: see you later, kiss

Mi hanno messo questa pulce nell’orecchio di Pierferdinando. Non può essere stato lui. Posso sfruttare l’occasione per parlargli e, perché no, magari uscire con lui. In fondo saremmo una bella coppia.

 

 

Mi sono stufata di stare con Matteo. Ormai stiamo insieme da almeno tre mesi e non prende mai una decisione. Mi ha annoiato anche lui.

Ad un tratto mentre rifletto sul mio prossimo fidanzamento, i miei genitori mi rivolgono finalmente la parola: <<Ludovica, tesoro, ne abbiamo parlato a lungo e siamo giunti alla conclusione che hai sbagliato. Il tuo è stato un comportamento ingiusto e dovrai chiedere scusa a Martina. Domani chiamo la preside ma metterò comunque le cose in chiaro, ricordandole la cifra della nostra ultima donazione>>.

 

 

Mio padre aveva a malapena finito di sgridarmi a modo suo e mia madre era già al telefono con la mamma di Martina per scusarsi.

 

 

Dovrò subire un’altra noiosissima cena con la famiglia di Martina e con quel suo sorriso stampato in faccia. Non capisco come Martina riesca sempre ad essere così sorridente. Magari vendicandomi di Giulia potrei toglierle il sorriso ebete dalla faccia. Quelle due sono inseparabili, chissà che cosa avranno mai da dirsi e che motivo avranno per essere sempre contente.

 

Quando mia madre finisce di parlare al telefono con la madre di Martina ormai so che non ho scampo e la cena è alle porte. A questo punto però decido di sfruttare l’occasione e convinco i miei a invitare anche Pierferdinando con i suoi genitori. Devo capire come mai parlava con Giulia e se c’entra qualcosa con il vestito. Magari a lui piace Giulia?

 

 

No, non è possibile. Lei non ha nessuna possibilità di stare con un ragazzo così.

Mentre ci penso sono in camera mia davanti all’armadio aperto; devo decidere cosa indossare per la serata.

 

 

Inizia il mio rituale di bellezza. Dopo aver scelto l’abito passo al trucco senza tralasciare il minimo dettaglio. Scrivo alle ragazze che non posso vederle stasera a causa della cena e mi faccio un selfie per mostrarle il look della serata, che ovviamente riscuote apprezzamento.

 

 

La cena inizia con molti convenevoli e sono costretta a fare le mie scuse a Martina, che tutto sommato non è neanche molto arrabbiata. Come previsto sorride e mi infastidisce.

 

 

Arriva anche Pier

 

 

mi siedo vicino a lui

 

 

e cerco di attirare la sua attenzione, ma lui sembra molto distante.

Quando sono tutti in salotto mi sembra di sentirlo parlare con Martina di Giulia.

 

 

Inizio a capire che lui potrebbe essere interessato a lei e mi prende il panico. Non è possibile, non può stare con una così quando invece potrebbe stare con me.

Faccio in modo di restare sola con lui, portandolo in sala con una scusa.

 

 

Non gli chiedo niente del vestito ma inizio a fargli molte domande sulla giornata di ieri. Lui è sfuggente, quasi scocciato. Quando sento la voce di Martina avvicinarsi, prendo coraggio e gli do un bacio.

 

 

Lui mi allontana <<ma cosa fai? Non stai con Matteo?>>

 

 

<<Non più, l’ho lasciato con un messaggio oggi pomeriggio e credo proprio che io e te saremmo una coppia perfetta>>.

Prima che possa replicare, mi assicuro che Martina abbia visto il nostro bacio e dalla sua espressione credo proprio di aver fatto centro.

 

 

Pier non riesce ad aggiungere altro perché arrivano i nostri genitori e in un attimo la cena è finita.

 

 

 

 

Mentre mi svesto nella mia camera ricevo due messaggi. Uno è di Pier che mi scrive “Forse hai frainteso e mi dispiace, ma a me piace un’altra ragazza. Non avresti dovuto baciarmi. Non così. Ne parliamo domani a scuola”.

Il secondo messaggio è di Martina “Dobbiamo parlare”.

Forse finalmente sono riuscita a farla arrabbiare! Domani a scuola ci saranno molte cose di cui parlare.