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Quale potrebbe essere uno degli incubi peggiori per un uomo? Quello di perdere il proprio tronchetto della felicità. E' così che nella commedia “Sogni e bisogni (incubi e risvegli) l'organo maschile si fa chiamare.
A perderlo è il povero Rocco Pellecchia. Per l'esattezza non è lui che perde il tronchetto, ma è il tronchetto che decide di abbandonarlo, stufo della vita grigia e triste che gli fa fare.
Per un uomo una paura legata al tronchetto delle felicità è la paura di non farcela come genitore. Genitori sempre più in difficoltà con questi figli sempre più legati ai rapporti sociali attraverso i mezzi multimediali (tablet, computer), con cui è difficile comunicare.
Una commedia molto divertente che al tempo stesso fa riflettere.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Vincenzo Salemme e parlare con lui di questo spettacolo.
La prima foto è di Federico Riva.
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