
Ormai si parte! Il 7 ottobre inizia la nuova rassegna del teatro San Paolo di Rivoli. Abbiamo fatto qualche domanda a Niko Ferrucci e Tony Skandal che da anni la gestiscono. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Cosa propone per questa stagione teatrale il cartellone del teatro San Paolo di Rivoli?
Propone, come da tradizione consolidata, un cartellone in cui prevale la commedia, con incursioni nel teatro musicale e nel cabaret. Anche se il genere può essere considerato leggero, la maggior parte degli spettacoli prende spunto da argomenti e situazioni reali e attuali. Si ride, ma si pensa.
Quando parte la rassegna?
La rassegna parte ad ottobre e termina a maggio. Si parte il 7 e 8 ottobre con DONNACCE per proseguire con cadenza più o meno quindicinale fino a maggio.

In base a cosa avete scelto gli spettacoli?
A parte le compagnie consolidate le quali presentiamo senza remore e le nuove produzioni, per il resto le scelte vengono fatte sulla base di autori e attori, del soggetto e del tema trattato, dalla commedia che possa incuriosire, interessare e divertire un pubblico come il nostro, variegato ed eterogeneo.
Quest'anno avete festeggiato i 10 anni di Campo Theatro.
Sì, in effetti quest’anno festeggiamo 10 anni di attività della compagnia, escludendo 2 anni di fermo per la pandemia, dobbiamo dire con numeri per noi importanti e lusinghieri con più di 140 spettacoli presentati e oltre 30.000 presenze in questo arco di tempo. Presenze che tendono ad ogni stagione ad aumentare, che ci porta ad aumentare serate e a sperimentare proposte nuove e diversificate, in genere di compagnie che non trovano facilmente spazi teatrali in zona, specialmente se provengono da altre regioni o realtà. Per questo motivo spesso si tratta di compagnie che possiamo considerare una esclusiva del San Paolo di Rivoli, il che rende il cartellone speciale e unico nel panorama teatrale regionale.

Come nasce la collaborazione tra di voi?
A parte una conoscenza trentennale a livello personale, l’occasione di un allestimento in cui è stata chiesta una collaborazione è stato il punto di partenza dal punto di vista teatrale. Il risultato positivo dell’operazione ci ha portato a continuare la collaborazione, portandola nel tempo ad una sorta di "ditta", fondendo le peculiarità di ciascuno dal lato organizzativo, burocratico e artistico.
Qual è il segreto che ha reso vincente la vostra collaborazione?
Segreto? In quanto segreto non dovrebbe essere rivelato... Scherzi a parte potremmo rispondere come ogni ditta che si rispetta, alla Garinei e Giovannini per intenderci. Correttezza e onestà a parte, diremmo la fusione di tutti gli apporti personali e non nella realizzazione di un progetto. Chi è più manuale, chi più creativo, chi più tecnico, chi più fantasioso. La fusione porta a incanalare idee e realizzazione verso il progetto teatrale con una unica corrente che concorre a creare i sogni che poi vengono proposti al nostro importante complice, il pubblico.
L'amicizia, la lealtà e la comunione di interessi e finalità fanno il resto.

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